lunedì 5 ottobre 2009

i vini ,bataille, il lodigiano

A volte camminando e passeggiando dietro casa è facile inciampare in bellezze che suggeriscono perfino il silenzio assoluto.Mi e' capitato ieri mattina, mentre, uscito presto in attesa che la prima nebbia mi si appiccicasse addosso, mi dirigevo ad un passeggio sul colle che sta alle spalle di San Colombano.E' stato sicuramente un piccolo scroscio di d'acqua a ottenere il miracolo di un invadenza dello stupore che non si è limitata alla superficie della pelle.Certamnte altre e recondite cause hanno giocato come gli spiriti boschivi nel frenare il corso delle voci interiori e dei pensieri avversi.Mentre camminavo sulla terra sentivo la pesantezza appena suggerita dalle rotoballe di fieno quasi vibranti nella divisa marziale delle loro schiera . ammutolire e lasciarmi ascoltare, lontanissime; le urla dei maiali, gli spari dei cacciatori, i lievi nitriti dei cavalli,al cascinale del Belfuggito.Anche i nomi a volte, riescono a pennellare i luoghi.Come le mammelle delle donne belle, quando si distendono sembrano attutirsi in un pane ancora morbido e lieve, cosi qui le colline cercano la carezza della passeggiata; l'attenzione del lavoro dei vignaioli , il sorriso del poeta che quasi si aspetterebbe veder crescere olivi e dolcezze di frutta sui versanti assolati e sgorgare i ritmi di gymnopedie dai passi dei cavalli.Bella passeggiata che raggiunge le case del centro e facilmente il fianco del castello .Che Dioniso sia risorto ancora non ho dubbio e che persino Bataille avrebbe trovato qui un po' di serenita' e un buon bicchiere di vino invecchiato quel che basta, ne sono certo.